Opere dal 1976 al 1999

La vita è un impasto denso di sensazioni, quasi un abbraccio di soffocazione dove l’alternativa si prospetta in un intrigo tra realtà e fantasia, vissuto e sogno, a volte è il colmo della frenesia dell’inconscio.
Benito Aguzzoli - I capolavoriCogliere questo momento finale significa, a volte, navigare in un imprecisato primordio. Le opere di Benito Aguzzoli qui proposte, sono definite dall’autore e da noi critici “i Capolavori” del suo periodo surrealista, nel senso che, per Aguzzoli, il momento cui ci si riferisce rimane importante nella sua percorrenza pittorica, proprio, anche se non esclusivamente, per queste sedici tele da lui stesso definite le meglio riuscite, sicuramente quelle che maggiormente hanno rappresentato il suo sentire d’artista, la sua ispirazione, sono, in sintesi, le più amate. Questi dipinti sono concepiti secondo una razionalità e una idealità forse inconsapevole, ma che si propaga verso mete inesplorate del fantastico e ci procurano, osservandole, un brivido profondo in una intricata immagine che appare irraggiungibile. L’artista illustra queste sue composizioni con una eleganza colorica che ha dello stupefacente, esponendo le figure in sapiente dialogo, talvolta per contrasto dialettico, talaltra per ambigue ed inquietanti connivenze.
È l’espressione figurativa delle emozioni quella che ci propone Aguzzoli, qualcosa che va al di là di un lirismo fragile e solitario che sarebbe fine a se stesso, l’opera, invece, è nutrita di significati, quasi implacabile nel discorso che impone, nella riflessione cui induce, così da diventare la metafora diretta, quasi oggettiva, di un mondo pieno di aspettative, di sensazioni represse, tanto è pregna di un suo contenuto ineludibile.